Con Gennaio non inizia solo il nuovo anno, il 2024, Gennaio rappresenta il grande ritorno in corsia dei Cosmoclown, dopo le false partenze pandemiche. E non solo, con Gennaio i Cosmoclown inaugurano un'importantissima nuova collaborazione con l'ospedale Buzzi di Milano. È con questo pensiero in testa che guidando, senza accorgermi tanto ero assorto, mi sono trovato in un attimo davanti all'ospedale. Mille altri pensieri ci stavano girando per la testa nella stanza del trucco: Cino, Mignolo e Righello oggi avrebbero dovuto ritrovare lo smalto di un tempo dopo mesi e mesi di stop. Ascolto, relazione, improvvisazione, chissà se saremmo stati all'altezza. Una certa ansia faceva già capolino dietro alla porta della stanza in cui ci stavamo preparando. Ma l'entusiasmo con cui infermiere e dottoresse ci hanno accolto, ci ha messo subito a nostro agio e quindi via, verso mondi inesplorati. Tanti piccini questa volta, spesso si conquistano con una canzoncina, si capisce da come ti guardano. Omar sgranava i suoi occhioni neri mentre cantavamo in coro il nostro inno, non si è perso un fotogramma dietro al suo ciuccio azzurro. Emma aveva un raggio d'azione limitato da un filo di un macchinario ma questo per lei non era certo un problema, nulla la poteva fermare dalla missione di raccogliere quelle bellissime bolle che Cino sparava a raffica. E ad ogni bolla catturata la sua voce emetteva un suono che, senza parole, esprimeva una bellissima soddisfazione. E poi Matteo di 5 anni che ritrova inaspettatamente Righello, suo compagno d'asilo, con il quale, come vecchi amici, ha ricordato come si dividevano in due la mela in prima classe, l'anguria in seconda classe e gli spaghetti al pomodoro in terza. Ma ad ogni intervento c'è sempre la missione impossibile: Diego, sguardo basso, molto arrabbiato, braccia incrociare. Ogni tentativo di contatto falliva, canti e balli non facevano breccia, nemmeno la corda magica di Cino gli faceva alzare la testa. Ma ecco il colpo di genio: invertiamo marcia, abbassiamo l'energia, parliamo sottovoce, improvvisiamo una riunione segreta tra noi, bisbigliando in cerchio a testa bassa. Ed ecco che Diego alza gli occhi. Che succede? Cosa fanno questi svitati? Ed è con la magia del carillon silenzioso, che poi diventa sonoro, che vinciamo la battaglia portando Diego con noi, dentro la nostra storia. Possiamo andare ragazzi, abbiamo finito, sono già passare 2 ore. Com'è andata amici? Siamo stai abbastanza? Quello smalto lo abbiamo ritrovato? Non lo so per certo amico mio, so solo che quando mi siedo per struccarmi e mi sento vuoto e in perfetto equilibrio come mi sento adesso, sono certo che un po' della mia energia sia rimasta in Omar, Emma, Matteo e Diego... e per oggi tanto mi basta. Alla prossima avventura!